Il Tulliano.
Il console Cicerone dispose le guarnigioni e accompagnò in carcere Lentulo; gli altri congiurati (vi) furono condotti per mezzo dei pretori.
Nel carcere vi è un luogo, che si chiama Tulliano, alla profondità di circa dodici piedi sotto il terreno. Lo recingono da tutte le parti delle pareti e al di sopra una stanza collegata con archi di pietra.
Ma la sua forma è ripugnante e spaventosa per il sudiciume, le tenebre, e l'odore. Lentulo fu calato in quel luogo e poi gli esecutori delle pene capitali, ai quali fu comandato, con un cappio gli strozzarono la gola.
Così il patrizio Lentulo, della celebre famiglia dei Corneli, che dette a Roma dei consoli, trovò una morte degna dei suoi costumi e delle sue azioni.