Uomini dalla lunga vita.

Marco Valerio Corvino raggiunse i cento anni d'età, e fra il suo primo e il suo sesto consolato intercorsero quarant'anni, e tuttavia grazie alle vigorose energie del corpo, fu all'altezza non soltanto di importantissimi incarichi pubblici, ma anche della puntualissima coltivazione dei suoi campi, e fu un auspicabile esempio di cittadino e di padre di famiglia. Egli sedette sul seggio curule per ventuno volte, quante nessun altro uomo. eguagliò la durata della vita di costui il pontefice Metello, il quale amministrò la tutela delle cerimonie pubbliche mai con volto incerto nelle preghiere agli dei, né con mano tremante nei sacrifici.

M. Perpenna sopravvisse a tutti quelli che in qualità di console aveva chiamato in Senato e, più longevo dell'intero nobilissimo consesso, vide sopravvivere a se solamente sette di quelli che in qualità di censore aveva nominato.

E una durata di vita non meno lunga si manifestò in numerosissime donne. Infatti, Livia, moglie di Rutilio arrivò a novantasette anni, Terenzia, moglie di Cicerone (arrivò a) centotre anni e Clodia, moglie di Aufilio, (arrivò a) centoquindici anni, dopo aver anche partorito per quindici volte.

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