Attacco degli Eburoni (VERSIONE latino Littera Litterae)

Attacco degli Eburoni
Versione di latino di Cesare
Traduzione dal libro LITTERA LITTERAE 1 B pagina 203 n. 1

Cum se maior pars agminis in magnam convallem demisisset, undique Eburones subito se ostenderunt novissimosque premere et primos prohibere ascensu atque iniquissimo nostris loco proelium committere inceperunt.

Tum demum Titurius, qui nihil ante providisset, trepidare et concursare cohortesque disponere. At Cotta, qui cogitasset haec posse in itinere accidere atque ob eam causam profectionis auctor non fuisset, nulla in re communi saluti deerat; in pugna militis quoque officia praestabat. Cum propter longitudinem agminis non facile duces per se omnia obire possent, iusserunt milites impedimenta relinquere atque in orbem consistere. Quod consilium tamen incommode accidit; nam et nostris militibus spem minuit et hostes ad pugnam alacriores effecit, quod non sine summo timore et desperatione id factum videbatur. Praeterea accidit, quod fieri necesse erat, ut vulgo milites ab signis discederent et clamore et fletu omnia complerentur.


Quando il grosso del nostro esercito era ormai entrato in un'ampia valle, da ogni parte gli Eburoni improvvisamentem iniziarono a premere sulla retroguardia e ad impedire all'avanguardia di salire, costringendo i nostri a combattere in condizioni assolutamente sfavorevoli. Solo allora Titurio, che nulla aveva previsto, cominciò ad agitarsi, a correre qua e là, a disporre le coorti. Cotta, invece, che aveva pensato all'eventualità di un attacco durante la marcia e che, perciò, non era stato fautore della partenza, non risparmiò nulla per la salvezza di tutti; svolgeva pure le funzioni di comandante e di soldato. Poichè per la lunghezza della colonna non facilmente i comandanti potevano provvedere a tutto di persona, ordinarono ai soldati di abbandonare i bagagli e di assumere la formazione a cerchio.

La manovra si risolse in un danno; diminuì la fiducia dei nostri soldati e rese più arditi i nemici, poiché pensarono che questo ordine fosse stato dato per estremo timore e scoraggiamento. Inoltre accadde l'inevitabile (ciò che doveva necessariamente avvenire), i soldati, ovunque, si allontanavano dalle insegne, ciascuno correva ai bagagli per cercare e riprendersi le cose più care, tutto risuonava di grida e pianti.

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