Enea e il volere degli dèi
Aeneas vir fuit non modo animosus fortisque, sed etiam pius: nam ob magnam …
Enea fu un uomo non solamente coraggioso e vigoroso, ma anche devoto: infatti, per via della grande devozione, gli dèi lo scelsero affinché fondasse in Italia una nuova Troia.
Enea obbedì sempre alla volontà degli dèi, e, al fine di soddisfare l'aspettativa degli dèi del cielo, andò via dalla patria e superò tutte le difficoltà. Infine abbandonò Didone, e questa fu l'origine di un odio eterno tra i Romani e i Cartaginesi, perché la regina, per vendicare il torto, pronunciò una maledizione eterna contro i Troiani.
Per volontà degli dèi, in ultimo, Enea combatté delle guerre contro le popolazioni dell'Italia, e dopo che uscì vincitore, diede al proprio popolo una nuova patria.
Enea trasferì da Troia a Roma i Penati: in questo modo i Romani chiamavano tutti gli dèi che veneravano in casa; venivano chiamati Penati perché si trovavano nei "penetralia", cioè in un luogo recondito della casa.