Habebat quidam filiam turpem et filium pulchra facie ...

Un tale aveva una figlia di brutto aspetto, e un figlio di bell'aspetto. Costoro, durante i giochi da fanciulli, trovano per caso uno specchio sulla sedia della madre, e lo osservano.

Costui si vanta come bello; quella si adira con lui e non sopporta gli scherzi del fratello vanitoso, bensì li considera delle offese.

Dunque corre presso il padre e, con grande invidia, biasima il fratello, perché, nato uomo, tocca gli oggetti delle donne. Quello stringe con le braccia i suoi figli, dà loro dei baci, divide tra loro un dolce affetto, e dice:

Usate lo specchio ogni giorno, tu, per non rovinare la tua bellezza con la negligenza; tu sconfiggi codesto aspetto per mezzo di costumi virtuosi!

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