Augustus cibum modicum atque vulgarem fere capiebat; nam secundarium panem ...

Augusto mangiava in genere poco cibo, ed ordinario; infatti apprezzava moltissimo il pane di seconda qualità, i pesciolini piccoli e teneri, il formaggio di mucca e i fichi verdi che maturano due volte all'anno; mangiava spesso anche prima di cena, e in ogni tempo e luogo, quando lo stomaco lo desiderava.

Sono parole di Augusto nelle lettere: Sul carro abbiamo mangiato pane e dolci datteri. E di nuovo: Mentre dalla reggia sono ritornato a casa in lettiga, ho mangiato un'oncia di pane con pochi chicchi di uva duracina.

L'imperatore spesso mangiava un pasto serale leggero, d'altra parte col vino era misurato (lett. : "era parsimonioso di vino"). Però era deliziato moltissimo dal vino Retico, eppure non lo beveva (- presente storico) in maniera sconsiderata durante il giorno. Al posto della bevanda, mangiava pane inzuppato con acqua fredda, oppure un pezzo di cetriolo o anche un gambo di lattuga o un frutto fresco o secco, dal succo che sapeva di vino. Dopo il pasto di mezzogiorno, (Augusto - soggetto sottinteso) riposava per un po' con indosso i calzari e i vestiti.

Dalla cena si ritirava nella lettiga per lo studio notturno; rimaneva lì fino a notte inoltrata.

Copyright © 2007-2024 SkuolaSprint.it di Anna Maria Di Leo P.I.11973461004 | Tutti i diritti riservati - Vietata ogni riproduzione, anche parziale
web-site powered by many open source software and original software by Jan Janikowski 2010-2024 ©.
All trademarks, components, sourcecode and copyrights are owned by their respective owners.

release check: 2024-04-29 15:16:32 - flow version _RPTC_G1.3