Ut antiqui poetae in fabulis de mundi deorumque origine narrant ...

Come raccontano gli antichi poeti nei miti sull'origine del mondo e degli dèi, Giove, Nettuno e Plutone, i figli di Saturno e di Rea, contesero per il possesso del mondo e si spartirono il potere con un sorteggio.

I fratelli Giove, Nettuno e Plutone si divisero tra loro i regni del mondo in questo modo: Giove ottenne il cielo con le stelle, Nettuno (ottenne) il mare con i pesci, Plutone (ottenne) gli Inferi.

Gli dèi erano privi di corpo, ma, di tanto in tanto, mutavano l'aspetto in esseri umani. Il cibo degli dèi era l'ambrosia. Gli dèi bevevano il nettare. Le differenti divinità ebbero diversi ambiti di potere: Venere (ebbe) i matrimoni, Cerere i divorzi, Giunone la procreazione dei figli.

Esistevano divinità soltanto del cielo e divinità soltanto della terra. Sopra gli altari venivano immolate vittime in onore degli dèi.

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