Themistocles post victoriam eius belli, quod cum Persis fuit, dixit in contione se habere ...

Temistocle, dopo la vittoria di quella guerra che ci fu con i Persiani, disse in un'assemblea che egli aveva un piano vantaggioso per lo Stato, e chiese che il popolo gli assegnasse qualcuno fidato al punto che egli potesse consultarsi con lui. Il popolo gli assegnò Aristide.

A costui quello (Temistocle) rivelò il piano. Temistocle desiderava che gli Ateniesi, di nascosto, incendiassero la flotta degli Spartani, in maniera tale che potessero debellare le forze armate degli Spartani. Dopo che Aristide aveva ascoltato questa cosa, con grande attesa (nel senso di: "fortemente atteso") si recò in assemblea, e disse:

Il piano di Temistocle è vantaggioso, ma in alcun modo onesto. E così avvenne che gli Ateniesi respingessero quella proposta.

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