Difesa di Milone (Versione Latino Nove)

Milo est quodam incredibili robore animi; exilium ibi esse putat, ubi virtuti non sit locus; mortem putat naturae finem, non poenam....

Milone è d'incredibile forza d'animo: pensa che ci sia l'esilio lì, dove non ci sia posto per la virtù:

pensa che la morte sia la fine della natura, non una pena. Voi, giudici, con che animo alla fine sarete, tratterrete la memoria di Milone, getterete fuori questo stesso voi, mi rivolgo a voi, fortissimi uomini, che avete versato molto sangue per lo stato: mi appello a voi, centurioni, e a voi soldati, in pericolo dell'uomo e del cittadino: questo così grande valore sarà scacciato da questa città, sarà bandito, sarà gettato via o povero me, o me infelice!

Tu riuscisti a richiamarmi in patria, Milone tramite questi, io non potrò trattenerti in patria tramite questi stessi cosa risponderò ai miei figli, che ti considerano come un altro genitore o dèi immortali, rivolgete lo sguardo sull'uomo forte e che voi dovete salvaguardare!

Ma ci sia la
Fine: ed infatti non riesco a parlare più per le lacrime e Milone non vuole che venga difeso con le lacrime.
(By Maria D. )

Versione tratta da Cicerone

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