Discorso di Alessandro Magno ai soldati persiani

Cum ex Europa traicerem in Asiam multas nobiles gentes...

Avendo trascinato fuori dall'Europa in Asia molte nobili popolazioni, speravo che avrei aggiunto al mio impero una grande forza di uomini.

Non sono stato tratto in inganno dal fatto che ho creduto alla fama relativamente a questi. Ma da quella è sopraggiunto anche questa cosa, cioè che io vedo che gli uomini forti sono d'invincibile pietà di fronte ai loro re. Credevo che ogni cosa scorresse nel lusso e per l'eccessiva fortuna s'inondasse nei piaceri. Ma, per Ercole, sopportate serenamente con questa forza degli animi e fisica prontamente i doveri della milizia; ed essendo uomini forti, coltivate il coraggio non di più della fiducia.

Pertanto io ho reclutato anche i più giovani di voi e vi ho uniti al corpo dei miei soldati. Voi avete lo stesso ambito, le stesse armi. È di gran lunga più prestante in verità l'obbedienza e la sopportazione del potere di tutte le altre cose. Il regno dell'Asia e dell'Europa è uno e lo stesso.

Vi do le armi dei macedoni: e siete miei cittadini e soldati. Non è sconveniente per i persiani imitare il costume dei macedoni, né per i macedoni imitare quello dei persiani. Quelli che sono destinati a vivere sotto questo stesso re devono essere di egual diritto.
(By Maria D. )

Versione tratta da Cornelio Nepote

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