Disposizioni introdotte da Augusto per ripartire gli spettatori

Spectandi confusissimum ac solutissimum morem correxit ...

Indotto dall'ingiuria di un senatore che nessuno a Pozzuoli aveva ricevuto nella foltissima affluenza per i celeberrimi giochi, corresse ed ordinò la confusissima e liberissima usanza di assistere agli spettacoli.

Emanato dunque il decreto dei senatori secondo cui la prima fila dei sedili fosse vuota per i senatori, tutte le volte che in qualsiasi luogo veniva prodotto in pubblico un qualche spettacolo, a Roma vietò ai legati delle popolazioni libere e confederate di sedersi nell'orchestra (posto riservato al senato), avendo scorto che alcuni anche della classe libertina venivano fatti passare. Separò la milizia dal popolo.

Assegnò gradinate proprie ai mariti della plebe, un cuneo proprio a quelli che indossavano la toga praetexta, e molto vicino ai maestri, e sancì che nessuno dei cenciosi si sedesse nelle gradinate centrali. Non concesse alle donne di assistere neppure ai gladiatori, che un tempo era solenne che fossero osservati promiscuamente se non da una posizione più elevata. Attribuì un posto in teatro separatamente e di fronte allo sgabello del pretore alle sole fanciulle vestali. Allontanò tutto il sesso femminile dallo spettacolo degli atleti a tal punto, che nei giochi pontificali per la richiesta di una coppia di pugili li rimandò nel momento mattutino del giorno successivo e indisse che non gli era gradito che le donne giungessero in teatro prima della quinta ora.

Egli stesso osservava i circensi dai cenacoli all'incirca degli amici e dei liberti, talvolta dal palco imperiale e in verità sedendosi con la moglie e i figli.
(By Maria D. )