Doti di Epaminonda - Versione Nove

Epaminondas philosophiae praeceptorem habuit Lysim ...quantum cuique deberet.

Epaminonda ebbe come precettore di filosofia il tarantino pitagorico Lisa; in verità fu dedito a lui così che, anche se adolescente, antepose in familiarità il triste e severo vecchio a tutti i suoi coetanei.

Nelle dottrine superò i condiscepoli, tanto che si poteva intuire facilmente che lui avrebbe superato tutti allo stesso modo in tutte le altre arti. Era modesto, prudente, serio; esperto di guerra, forte in potere, d'animo eccezionale; diligente nella verità a tal punto, da non mentire neppure per scherzo. Lo stesso era ponderato, clemente, paziente, sopportando le offese non solo del popolo, ma anche degli amici.

Sopportò facilmente la povertà a tal punto, da non accettare nulla dallo stato eccetto la gloria. Fu anche tanto chiaro, che nessun Tebano era pari a lui in eloquenza, e né meno regolare. Per risollevare gli altri utilizzò le proprie facoltà così, da poter essere giudicato di avere tutte le cose comuni (in comune) con gli amici. Infatti sia quando qualcuno dei suoi cittadini era catturato dai nemici sia quando una fanciulla in età da marito di un amico, che per la povertà non poteva essere data in matrimonio, teneva una riunione tra gli amici e, disponeva in base alle possibilità, quanto ciascuno potesse offrire.

Prima di accettare denaro, conduceva presso quelli, che versavano, colui, che lo richiedeva, per sapere quanto dovesse ad ognuno.
(By Maria D. )

Versione tratta da Cornelio Nepote

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