Dove sia meglio reclutare i soldati

Constat quidem in omnibus locis et ignavos...ad usum erudiantur armorum.

In verità è evidente che in ogni luogo nascono i pigri e i valorosi. Ma tuttavia una popolazione supera una popolazione in guerra tanto quanto la plaga del cielo vale moltissimo per la forza non soltanto del fisico ma anche degli animi.

dicono che tutte le nazioni, che sono vicine al sole, asciugate dall'eccessivo calore sono più sagge, ma possiedono meno sangue e perciò non hanno personalmente fiducia e costanza, perché quelli che sanno di avere poco sangue temono le ferite. Invece i popoli settentrionali, lontani dal calore del sole sono, in effetti più imprudenti, ma tuttavia sovrabbondanti di molto sangue, prontissimi per la guerra. I giovani soldati dunque debbono essere scelti dalle regioni più temperate, ai quali l'abbondanza del sangue è sufficiente per il disprezzo delle ferite e della morte e non possa mancare la prudenza, che mantiene la modestia nell'accampamento ed è utile non poco con i consigli nello scontro.

Dobbiamo chiederci se sia più utile un giovane soldato dei campi o delle città: credo che sia più adatto alle armi la plebe rustica, che vive allo scoperto e nella fatica, che sopporta il sole, che non conosce il bagno, ignara del piacere, semplice d'animo, soddisfatta del poco, con le membra indurite ad ogni tolleranza di lavori, che ha la consuetudine della campagna, a portare il ferro, a scavare un fossato, a sopportare il peso. Talvolta tuttavia la necessità esige anche che si radunino gli urbani alle armi;

non appena coloro i quali nel momento in cui diedero valore alla milizia (accettarono la chiamata alle armi), imparino a lavorare, ad accorrere, a portare il peso e a sopportare il sole e la polvere, usino un vitto scarso e rustico, allora siano istruiti soltanto all'utilizzo delle armi.
(By Maria D. )