I Romani preoccupati della potenza degli Achei

Poenis ac Macedonibus subactis Aetolorumque viribus debilitatis...

Assoggettati i Macedoni e i Cartaginesi e debilitate le forze degli Etoli ai Romani sembrava che i soli Achei allora fossero i più potenti di tutta quanta la Grecia, non per le eccessive ricchezze delle singole città, ma per la cospirazione di tutte quante.

La fortuna offrì tempestivamente ai Romani che cercavano dei pretesti di guerra le lamentele degli Spartani, i cui campi gli Achei avevano saccheggiato. Fu risposto dal senato agli Spartani che avrebbero inviato i legati ad esaminare la situazione degli alleati: ma furono dati ai legati ordini segreti, per dissolvere la corporazione degli Achei e rendere le singole città del proprio diritto, affinché fossero costretti più facilmente all'obbedienza e, se queste città fossero state arroganti, sarebbero state indebolite.

Dunque i legati, convocati i principi di tutte le città a Corinto resero noto il decreto del senato: si disse che avrebbe giovato a tutte, che le singole città avessero avuto i loro diritti e le loro leggi.

Non appena ciò fu reso noto a tutti, come se riversati nel furore trucidarono tutto quanto il popolo che vagabondava: violarono anche gli stessi legati dei Romani, a meno che udito il tumulto agitati fossero riusciti a fuggire.
(By Maria D. )

Versione tratta da Cicerone

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