Il supplizio dei parricidi - seconda parte

O singularem sapientiam, iudices! Nonne videntur ex rerum natura sustulisse...ad saxa quidem mortui conquiescant.

O singolare saggezza, giudici! Non è forse vero che ci sembra che sia stato escluso e sottratto dalla natura delle cose quest'uomo a cui improvvisamente abbiano tolto il cielo, il sole, l'acqua e la terra, così che, colui che avesse ucciso colui da cui egli stesso abbia avuto la vita, fosse privato di tutte quelle cose, dalle quali dicono che sono nate tutte le cose? Non vollero gettare il corpo alle fiere, né useremo le bestie che avrebbero potuto compiere un delitto tanto grande: non vollero gettarli così nudi nel fiume, affinchè, essendo stati gettati in mare, non sporcassero questo stesso: insomma non c'è niente di tanto vile di tanto volgare, da rimanerne alcuna parte.

E infatti cos'è tanto comune quanto il soffio vitale ai vivi, la terra ai morti, il mare ai fluttuanti, la spiaggia a coloro che approdano?

Vivono così, per tutto il tempo che possono, per non poter tirare (respirare) l'aria dal cielo, muoiono così che la terra non tocchi le loro ossa, sono gettati nei flutti così che non vengano mai purificati, alla fine sono gettati via così che morti non si riposano neppure sui sassi.
(By Maria D. )

versione tratta da Cicerone

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