In ogni momento bisogna essere pronti a morire

Hoc animo tibi hanc epistulam scribo, tamquam me cum maxime scribentem...

Ti scrivo questa lettera con questo stato d'animo, come se la morte fosse sul punto di chiamare me soprattutto mentre sto scrivendo:

sono preparato a morire e perciò mi godrò la vita, perché non dipendo eccessivamente in base a quanto a lungo sia destinato ad avvenire ciò. Prima della vecchiaia mi sono preoccupato, di vivere bene, nella vecchiaia, di morire bene: in verità morire bene è morire volentieri.

Impegnati, a non fare alcuna volta qualcosa malvolentieri: qualsiasi cosa avverrà non è ineluttabile per coloro che desiderano ciò, è ineluttabile per chi ripugna ciò. Dico così: chi accetta i comandi volentieri, evita la parte durissima della schiavitù, fare ciò che non vuole. Chi fa qualcosa perché gli è stato ordinato, non è misero, ma lo è chi agisce malvolentieri.

Pertanto dovremmo conciliare l'animo così, che qualsiasi cosa esigerà, vorremmo ciò e soprattutto per ammettere la nostra fine senza tristezza. Bisogna prepararsi prima alla vita che alla morte.
(By Maria D. )

Versione tratta da Seneca

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