La storia di Enea - La fuga da Troia

Cum Graeci post longam obsidionem Troiam cepissent et incendissent, fere omnes Troiani vitam amiserunt...mari fugam paravit.

TESTO LATINO COMPLETO

Quando i Greci, dopo un lungo assedio, conquistarono Troia e la incendiarono, quasi tutti i Troiani persero la vita.

Tuttavia Enea, figlio della dea Venere e del mortale Anchise dopo aver tentato tutto invano, disperando ormai della salvezza della patria, ritornò nella sua casa. Poi, dopo aver affidato al padre Anchise anche i sacri Penati, issandoselo sulle sue spalle, intraprese (adrĭpĭo (arrĭpĭo), is, rĭpŭi, reptum, ĕre) la fuga col figlio Iulo e la moglie Creusa.

Infatti la figura di Ettore in sogno così lo aveva avvertito: "Fuggi, figlio di Venere! Troia sarà distrutta, ma a te affida i suoi Penati. Tu cerca di trovare un nuovo luogo, delle nuove mura! Così ha stabilito il fato". Ma nella confusione dei Troiani che fuggivano Enea perse la moglie Creusa. Pur avendola inutilmente cercata vagando per tutta la città, a lui venne incontro la sua ombra che gli annunciava la sua morte. Allora richiamò una seconda volta i compagni: già si era radunato un gran numero di uomini e di donne con i quali preparò la fuga.
(By Geppetto)

Copyright © 2007-2024 SkuolaSprint.it di Anna Maria Di Leo P.I.11973461004 | Tutti i diritti riservati - Vietata ogni riproduzione, anche parziale
web-site powered by many open source software and original software by Jan Janikowski 2010-2024 ©.
All trademarks, components, sourcecode and copyrights are owned by their respective owners.

release check: 2024-04-29 15:08:28 - flow version _RPTC_G1.3