Le pene per i ladri (Versione Nove)

Draco Atheniensis vir bonus et iuris divini humanique...cum prehenderetur, defenderet.

L'ateniese Dragone fu un uomo onesto e esperto di diritto divino e umano (civile). Proprio questo Dragone primo fra tutti propose le leggi affinché gli Ateniesi le mettessero in pratica.

Tra queste leggi propose che bisognava punire il ladro con il supplizio capitale per ogni sorta di furto e parecchie altre molto severamente. Dunque le leggi di costui, dato che sembravano molto dure, dato che non vi fu un decreto né un ordine, ma la tacita approvazione degli ateniesi vennero dimenticate.

Poi gli Ateniesi utilizzarono altre leggi più miti, composte da Solone. Proprio Solone fu tra quei sette celebri sapienti. Egli con una sua legge sancì che i ladri, fossero puniti non di morte, come in precedenza dragone, ma con il doppio del valore. In verità i nostri decemviri, che dopo la cacciata dei re scrissero le leggi, affinché il popolo le mettesse in pratica, su dodici tavole, non utilizzarono la stessa severità per punire i ladri di ogni genere e né una clemenza eccessivamente sciolta.

Infatti permisero che un ladro, che veniva colto sul fatto, allora fosse ucciso soltanto, se o, commettendo il furto, fosse notte, o durante il giorno, se fosse stato catturato, si difendesse con un'arma da getto.

(By Maria D. )

Versione tratta da Gellio

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