Socrate davanti ai giudici - Nove

Socrates, quamvis omnium sapientissimus esset... innocentissimum condemnarent.

Socrate, anche se fu il più saggio di tutti e visse santissimamente, egli stesso nel processo capitale disse in merito a lui così da sembrare di essere non supplichevole o responsabile, ma maestro o padrone dei giudici.

Anzi anche, Lisia brillantissimo oratore avendogli portato un'orazione scritta, che, se gli fosse sembrato opportuno, l'avrebbe potuta imparare a memoria, per utilizzarla nel processo, la lesse ben volentieri: disse che quell'orazione era stata scritta bene, che gli sembrava ordinata e di arte oratoria, ma non gli sembrava forte e virile.

In verità i giudici avendogli chiesto quale pena gli sembrasse di meritare, Socrate rispose di meritare di essere decorato di grandissimi onori e premi e che gli fosse offerto pubblicamente il vitto quotidiano nel Pritaneo onore che era considerato massimo presso i Greci.

I giudici alla sua risposta si infuriarono così, da condannare il più innocente alla pena capitale.
(By Maria D. )

Versione tratta da Cicerone

Copyright © 2007-2024 SkuolaSprint.it di Anna Maria Di Leo P.I.11973461004 | Tutti i diritti riservati - Vietata ogni riproduzione, anche parziale
web-site powered by many open source software and original software by Jan Janikowski 2010-2024 ©.
All trademarks, components, sourcecode and copyrights are owned by their respective owners.

release check: 2024-03-31 09:25:35 - flow version _RPTC_G1.3