Insolente comportamento di Ariovisto nei confronti di Cesare

Caesar, cum ad Ariovistum, Sueborum principem, legatos misisset ad postulandum ab eo ut locum colloquio  deligeret,... Hoc responso motus, Caesar statuit in Ariovistum sine mora copias movere.

Cesare, dopo chè inviò ambasciatori ad Ariovisto, capo degli Svevi, per domandargli di scegliere un luogo al fine di un incontro, ricevette, incredibile a dirsi, una risposta insolente.

Per questo motivo stabilì  che si inviassero di nuovo ambasciatori, dicendo che le sue ingiurie contro gli Edui non sarebbero state ignorate.

Allora è noto che Ariovisto rispose che era diritto di guerra che, pichè erano stati vinti gli Edui sconfitti dagli Svevi, i vincitori imponessero condizioni ai vinti. Aggiunse che non sarebbero stati restituiti ostaggi agli Edui. Allo stesso tempo avvertiva Cesare con queste parole:

"nessuno combatte  con me senza la sua rovina". Agitato da questa risposta, Cesare stabilì di muovere le truppe contro Ariovisto senza indugio.

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