Caesar, castris potitus, a militibus petivit ne negotii gerendi facultatem dimitterent, quamquam ...

Cesare, dopo essersi impossessato dell'accampamento, pretese dai soldati che non sciupassero l'occasione di portare a termine l'impresa, per quanto fossero impegnati nel fare bottino.

Dopo aver ottenuto questa cosa, stabilì di cingere il monte con opere di fortificazione. I Pompeiani, poiché quel monte era privo d'acqua, avendo diffidato di quel luogo, abbandonato il monte, dalle sue creste si ritirarono tutti quanti in direzione di Larissa. Siccome si era accorto di questa cosa, Cesare divise le sue truppe e ordinò che una parte delle legioni restasse nell'accampamento di Pompeo, una parte la rispedì nel proprio accampamento, portò con sé quattro legioni e, tramite un percorso più agevole, cominciò ad andare incontro ai Pompeiani; e dopo essere avanzato sei miglia, schierò l'esercito.

Vista questa cosa, i Pompeiani restarono fermi su di un certo monte, poiché alle pendici di questo monte scorreva un fiume. Cesare, esortati i soldati, anche se erano stati sfiniti dall'ininterrotta fatica dell'intera giornata e ormai sopraggiungeva la notte, nondimeno con una costruzione fece isolare il fiume dal monte, in modo che durante la notte i Pompeiani non potessero fare provvista di acqua.

Quando quest'opera fu stata portata a termine, quelli, inviati degli ambasciatori, trattarono la resa, mentre invece pochi, dell'ordine senatorio, che si erano uniti a quelli, di notte cercarono scampo con la fuga.

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