Commodo auriga nel circo
Commodus princeps saepe equos currules sibi comparare voluit. Frequenter et libenter ad circum vel …
L'imperatore Commodo volle spesso procurarsi dei cavalli per la corsa con i cocchi. Si recava, frequentemente e volentieri, al circo oppure all'anfiteatro, per prender parte in prima persona ai giochi:
infatti guidò i carri in abito da auriga e visse spesso insieme ai gladiatori. Volle anche pilotare le quadrighe nel circo.
Fece la scelta di uscire in pubblico rivestito della tunica dalmatica, e con tale abito dette il segnale che le quadrighe fossero fatte uscire per la gara. E proprio in quel periodo in cui riferì al senato la volontà che Roma diventasse la "Colonia di Commodo", i più raccontano che non solamente il senato accettò volentieri ciò per presa in giro, ma anche che egli chiamò se stesso "Commodiano": ed anzi, i senatori chiamavano spesso Commodo "Ercole e dio".