Provinciam Siciliam tu, Verres, homo avarissime et libidinosissime, praetor per triennium ...

O Verre, tu, uomo avidissimo e dissolutissimo, in qualità di pretore hai per tre anni tormentato e mandato in rovina la provincia di Sicilia, ed oggi essa non può essere in alcun modo restaurata nell'antica condizione.

Che cosa dunque? Non hai forse portato via dal tempio di Esculapio la statua di Peane, veneranda e venerabile? Che tutti erano soliti visitare per via della bellezza, e venerare per via della sacralità?

Che cosa dunque? Non hai forse assalito i templi, e rubato l'oro e l'argento? La statua di Aristeo non è forse stata portata via dal tempio di Libero sotto gli occhi di tutti per tuo ordine? Che cosa dunque? Forse non hai sottratto tu dal tempio di Giove la venerandissima e bellissima statua di Giove Imperatore? Che cosa dunque? Hai forse esitato a portar via dal tempio di Libera quella bellissima testa in marmo Pario che eravamo soliti osservare?

Ed il grande Apollo Peane, presso i Siculi, era venerato insieme ad Esculapio con riti annuali; Aristeo, che consideriamo l'inventore dell'olio, presso di loro era stato divinizzato insieme con il padre Libero nel proprio tempio.

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