Alessandro esorta i suoi soldati - Versione Quae Manent

Non in limine operum laborumque ...

Ci troviamo non all'inizio dei nostri lavori e fatiche, ma alla fine. Siamo giunti al sorgere del sole e all'Oceano; se la pigrizia non ponga ostacoli, da lì, assoggettato il confine delle terre, torneremo vincitori in patria.

Non fate, ciò che fanno i contadini pigri, perdere dalle mani per inerzia i frutti maturi. I premi più grandi si trovano nei pericoli: questa stessa regione è ricca e non adatta alla guerra.

Pertanto vi conduco non tanto per la gloria quanto per il bottino. Siate (presente con valore di congiuntivo esortativo) degni di riportare in patria le ricchezze, che quel mare ha trasportato sui litorali, di non lasciare nulla di intentato, nulla di perduto a causa della paura. Per voi e per la vostra gloria, per cui supererete il più grande pericolo umano, e per i miei meriti verso di voi e i vostri verso di me, verso cui abbiamo aspirato invincibili, prego e chiedo, di non abbandonare, non direi il re, (bensì)

il figlio che ha intrapreso i limiti delle cose umane e il vostro commilitone. 
(by Maria D.)

Versione tratta da Curzio Rufo

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