Spregiudicatezza di un uomo d'armi

Amyntas, cum quattuor milibus Graecorum ipsius ex acie persecutis ...

Aminta, con quattromila soldati dell'esercito schierato a battaglia dello stesso che tenevano dietro giunse in fuga a Tripoli.

Da lì fatti salire i soldati sulle navi si trasferì a Cipro e decise di dirigersi in Egitto, perché il nemico pendeva veramente sempre su entrambi i re a seconda della mutazione ambigua delle circostanze. E esortando i soldati alla speranza di una cosa tanto importante informa che Sabace, pretore dell'Egitto, era caduto in battaglia, che il presidio dei Persiani era sia senza condottiero che debole, che gli Egiziani sempre nemici dei pretori di costoro avrebbero valutato loro stessi come alleati, non come nemici.

La necessità costringeva a sperimentare ogni cosa. Dunque tutti gridavano insieme di condurre, dove sembrasse opportuno. E quello pensando che bisognava utilizzare il coraggio, finché ardessero di speranza, penetra all'entrata di Pelusio, simulando di essere stato mandato avanti da Dario.

Impadronitosi dunque di Pelusio mosse le truppe a Memfi; gli Egiziani, popolazione vana e più adatta a rinnovare le cose che a compierle, alcuni dei suoi accorrono nei quartieri e nelle città per distruggere i presidi dei Persiani.
(By Maria D. )

Versione tratta da Curzio Rufo

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