Mithridates rex ponti bello sociali dissidentibus romanis

Mitridate, il re del Ponto, mentre i Romani erano lontani a causa della guerra contro gli alleati, cacciò Nicomede dalla Bitinia e Ariobarzane dalla Cappadocia.

Mandò lettere per tutta quanta l'Asia, affinché venisse ucciso chiunque fosse Romano: e ciò fu fatto. Ed occupò la Grecia e tutte le isole all'infuori di Rodi. Silla lo vinse in una battaglia, grazie al tradimento di Archelao distrusse la sua flotta e, presso la città di Dardano, sbaragliò e debellò lui stesso.

Avrebbe potuto catturarlo se, desideroso di combattere contro Mario, non avesse preferito stipulare una pace a qualsiasi condizione. Successivamente lo sbaragliò Lucullo, mentre egli faceva resistenza in maniera piuttosto accanita.

Più tardi, sconfitto da Pompeo in una battaglia notturna, Mitridate si rifugiò nel proprio regno dove, dopo essere stato assediato in una torre dal figlio Farnace, bevve il veleno.

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