La spedizione di Serse contro la Grecia
Post pugnam apud Marathonem Xerxes, Darei filius, quia bellum in Graecos renovare volebat, ad bellum cuncta paravit...
Dopo la battaglia presso Maratona, Serse, il figlio di Dario, dato che voleva riprendere la guerra contro i Greci, preparò tutte le cose per una guerra: arruolò nuove truppe, allestì una grande flotta, e, alla metà dell'estate, si diresse nell'Ellesponto.
Poi, attraverso la Tracia e la Macedonia, discese in Tessaglia insieme ai propri soldati, e giunse alle gole delle Termopili. A difesa delle Termopili c'era Leonida, il re degli Spartani, con un esiguo numero di soldati valorosi, i quali, con grande coraggio, sbarravano ai barbari la via per l'Attica; ma il loro valore fu inutile.
Infatti il traditore Efialte, mostrò a Serse un sentiero nascosto attraverso il monti, e così i Persiani accerchiarono gli Spartani, e li aggredirono alle spalle. Leonida e i suoi soldati combatterono agguerritamente, ma nella battaglia morirono tutti.
A quel punto Serse dalla Tessaglia penetrò nella Beozia e di lì nell'Attica, dove i barbari, misero le città a ferro e fuoco, incendiarono i templi, e tra gli abitanti non risparmiarono né le donne, né i figli, né i vecchi.