Nobis pace opus est

Vedi il tipo di guerra che sia. Questa guerra è così civile che non è sorta dalla discordia tra i cittadini ma dall'audacia di un solo cittadino perduto.

Questi in verità vale per l'esercito, tiene molti grazie alla speranza e alle promesse, ha desiderato ogni cosa di tutti. A lui è stata consegnata la città sgombra di presidio, riempita di truppe. Cosa ancora potrebbe fare colui che pensa che i templi e le nostre case non sono la patria ma un bottino?

Cosa in verità abbia intenzione di fare o in che modo non so, senza il senato, senza i magistrati, che sono fuggiti dalla città. Noi in verità dove potremmo sorgere o quando? Penso che con questa guerra brucerà tutta l'Italia.

Tu stesso cosa pensi di tutta la faccenda? In effetti io non smetto di esortare per la pace, che, per quanto ingiusta, è più utile della giustissima guerra con i cittadini. Ci occorre la pace; intanto non c'è nulla di più misero di ciò!
(By Maria D. )

Versione tratta da Cicerone

Analisi del brano e Riflessioni

Il brano in questione presenta una riflessione profonda sulla natura della guerra civile e le sue conseguenze devastanti sulla società. Attraverso una disamina della situazione descritta nel testo, emergono temi cruciali quali la disgregazione sociale, la ricerca di potere individuale e la necessità della pace, anche a costo di sacrificare la giustizia.

La Guerra Civile come esito dell'ambizione individuale: Il passo inizia descrivendo la guerra civile come un conflitto scaturito non da disaccordi tra i cittadini, ma piuttosto dall'ambizione sfrenata di un singolo individuo. Si sottolinea come il desiderio di potere e l'audacia di una persona possano scatenare una serie di eventi che minano la stabilità di un'intera comunità.

Manipolazione e Speranze Ingannevoli: L'individuo protagonista della guerra civile viene presentato come un abile manipolatore, in grado di tenere l'esercito unito attraverso promesse e speranze. Questo sottolinea il potere della retorica e della manipolazione nell'incanalare le energie di un gruppo verso obiettivi discutibili, a discapito del bene comune.

Il Concetto di Patria e il Bottino di Guerra: Viene introdotto un interessante contrasto tra il protagonista e il concetto di patria. L'individuo vede i templi e le case non come la patria, ma come bottino di guerra. Questo solleva interrogativi sulla vera natura dell'appartenenza e della lealtà, evidenziando come la sete di ricchezza possa sovvertire i legami comunitari.

Il Declino dell'Autorità e il Ruolo del Senato: Si sottolinea il caos e la mancanza di leadership derivanti dalla fuga del senato e dei magistrati. Questo rafforza l'idea di una società in disfacimento, priva di guida e regolamentazione.

L'assenza delle istituzioni tradizionali contribuisce all'instabilità e all'incertezza dell'ambiente circostante.

L'Urgenza della Pace e la Sfida della Giustizia: Nonostante la percezione dell'ingiustizia della pace, si afferma la sua utilità come alternativa alla guerra civile.

L'autore esprime una posizione pragmatica, suggerendo che, anche se la pace può sembrare ingiusta, rappresenta comunque una soluzione migliore rispetto a una guerra distruttiva tra cittadini.

Questo solleva un dibattito etico sulle priorità e sulle conseguenze a lungo termine. Riflessioni sullo Stato Attuale e Futuro: La riflessione si conclude con una domanda aperta sul futuro dell'Italia. L'autore immagina una situazione in cui la guerra devasti l'intera nazione.

Questa visione apocalittica pone l'accento sulla necessità di considerare attentamente le azioni attuali e il loro impatto a lungo termine sulla società. In conclusione, il testo offre una visione incisiva sulla guerra civile, evidenziando i rischi dell'ambizione individuale, la manipolazione delle masse e la disintegrazione della comunità.

Al contempo, solleva importanti interrogativi sul valore della pace, della giustizia e dell'appartenenza. L'autore invita i lettori a riflettere sulle dinamiche sociali e a considerare le implicazioni delle scelte individuali per il bene collettivo. 
(by Starinthesky)

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