Il dio bifronte

Romani Ianum antiquum Italiae deum venerabantur. Ianus enim - ut scriptores tradunt - primus Romanis sacros ritus largitus est. ... At Iano nomen trahit etiam Ianiculus mons, qui trans pontem Sublicium apud Tiberim surgit.

TESTO LATINO COMPLETO

I romani veneravano (veneror) Giano un antico dio dell'Italia. Giano infatti - come tramandano gli scrittori - per primo offrì ai  Romani i riti sacri.

Egli presiedeva alle origini di tutte le opere, per la qual cosa il primo mese dell’anno fu chiamato Gennaio e fu consacrato al dio. Gli scultori e i pittori romani raffiguravano Giano bifronte, cioè con un duplice volto, poiché con uno dei due volti guardava i fatti passati e con l’altro osservava quelle future.

Inoltre Giano veniva raffigurato con un bastone nella mano destra e con una chiave nella (mano) sinistra, poiché erano sotto la sua protezione le porte d'ingresso delle città e delle case, attraverso le quali gli uomini entravano nelle città e nelle case e che traevano nome dal dio. A Roma il Tempio di Giano era  presso il Colle Capitolino: in tempo di guerra le porte del tempio venivano  aperte,  in tempo di pace venivano chiuse.

Da Giano prende anche il nome il monte Gianicolo, che sorge oltre il ponte Sublicio vicino al Tevere.

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