L'antico Lazio, da Saturno all'arrivo dei Troiani
Primi Latii incolae, ut antiqui poetae narrant, erant Fauni et Nymphae, silvarum dii deaeque, et rustici viri,....Troianos et Latinos magna cum concordia regebat Denique Iulus Lavinium relinquebat et Albam Longam, novum domicilium imperii, condebat.
I primi abitanti del Lazio, come narrano i poeti antichi, del Lazio erano i Fauni e le Ninfe dei e dee delle foreste e uomini rustici nati da duri tronchi.
In seguito il Dio Saturno scacciato dall'Olimpo arriva nel Lazio, raggruppava gli indigeni dispersi per le montagne, insegnava (loro) ad arare la terra con l'aratro, a seminare i frumenti e gli orzi, a coltivare la vite: così la selvaggia vita era mitigata dall'ingegnosità e dall'operatività e gli animi dei selvaggi uomini erano rinvigoriti dall'applicazione costante dell'agricoltura.
Dopo Saturno, Fauno e Latino, il figlio di Fauno, ottenevano tutto il regno del Lazio. Mentre regna Latino, Enea grande eroe troiano, valoroso in guerra, oltremodo devoto verso gli dei, fuggiasco dalla patria a causa dell'incendio di Troia con piccoli gruppi di Troiani e il figlio Iulo arrivava alle coste latine, vinceva Latino e i suoi alleati in guerra.
In seguito stringeva amicizia con Latino e sposava sua figlia, fondava la città di Lavinio e con grande concordia governava i Troiani ed i Latini. Infine Iulo lasciava Lavinio e fondava Alba Longa, nuova sede dell'impero