Laena et lupa, venationis sociae, dum in silvae ambulant cervam ...

Una leonessa ed una lupa, compagne di caccia, mentre camminano in un bosco, vedono una cerva sulla sponda di uno stagno.

Essa, inconsapevole dell'agguato, bruca l'erba e beve l'acqua limpida. A quel punto, il desiderio della preda risveglia l'indole malvagia degli animali feroci, ed è causa di malanimo e di discordia. Infatti, la leonessa esclama con grande sfacciataggine: Io voglio rivendicare la preda intera, infatti io sono la regina delle belve.

Ma la lupa risponde minacciosamente: O compagna ingorda, io non temo la tua arroganza: Non avrai la cerva! Mentre quelle, spinte dall'ira, incominciano una violenta lotta, la cerva, con la fuga, può evitare il pericolo, e si salva la vita. Frattanto si avvicina un'orsa, placa la zuffa, e rimprovera le belve stolte:

Voi, o amiche mie, siete delle sciocche: non soltanto la cerva ormai è salva, ma per giunta voi siete piene di ferite!

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