Tantalus rex Phrygiae carus erat diis ideoque ei vel ad cenam ...

Tantalo, il re della Frigia, era caro agli dèi e perciò essi lo accoglievano persino a cena. Ma egli, a causa della sua vanità, non volle custodire una prosperità tanto grande.

Infatti egli rivelò ai propri concittadini le cose che vide presso gli dèi. A causa di quel misfatto, Giove volle infliggergli una tortura eterna, e lo legò presso gli inferi per mezzo di catene di ferro.

Per ordine di Giove lo sventurato Tantalo, mentre stava fermo nell'acqua, aveva costantemente sete, e, mentre guardava dei bei frutti, soffriva costantemente la fame. Infatti, quando egli voleva attingere l'acqua, essa si ritirava;

ogniqualvolta voleva cogliere dei frutti, il vento spostava i rami. Non poteva neppure dormire: sulla testa di lui, infatti, pendeva un'enorme pietra e Tantalo temeva costantemente la caduta di essa.

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