Vilicus bona disciplina utatur sua servet diligenter alienis rebus manus ...

Che il fattore faccia uso di una saggia diligenza, conservi diligentemente le proprie cose, trattenga la mano dalle cose altrui; lasci stare i litigi; non sia un bighellone, sia sempre sobrio.

Che non rubi il raccolto, che curi tutto il lavoro agricolo. Che si alzi per primo dal letto, che vada a dormire per ultimo. Che non ari la terra arida. Che porti a compimento tutti i lavori al momento opportuno: infatti l'agricoltura è così: se il fattore farà una singola cosa troppo tardi, porterà a compimento in ritardo anche tutti gli altri lavori.

Che si prenda cura dei buoi con grande diligenza; se le lettiere verranno a mancare, egli dovrà raccogliere (lett: "raccoglierà", imperativo futuro) fogliame d'albero e dovrà stenderlo (lett: "lo stenderà", imperativo futuro) sotto alle pecore e ai buoi. Che tagli il fogliame del pioppo, dell'olmo e della quercia durante la stagione estiva.

Dopo la pioggia dell'autunno dovrà seminare (lett: "seminerà", imperativo futuro) la rapa, il foraggio e il lupino.

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