Il futuro oratore eviti una vita solitaria

Verba et sententiae pagina 17 numero 7

Inizio:  Ante omnia futurus orator, cui in maxima celebritate et in media rei publicae luce vivendum est, adsuescat ... Fine: excitabitur laude, turpe ducet cedere pari, pulchrum superasse maiores (Quintiliano)

Testo latino completo

Prima di tutto il futuro oratore, che deve vivere nella massima fama e nel mezzo dello splendore dello Stato, si abitui già dall'infanzia a non temere gli uomini e a non diventare pallido all'ombra di una vita solitaria.

Bisogna sempre spronare ed elevare la mente che in quel suo mondo segreto o langue e tende ad ammuffire come tutto ciò che è al buio o al contrario si gonfia di una vuota presunzione. infatti è inevitabile che dia troppo a se stesso chi non si confronta con nessuno.

Poi, quando gli studi vanno esposti, vede male in piena luce con il sole e si imbatte in cose tutte nuove, come chi ha imparato da solo quello che deve fare tra molti. Ometto le amicizie che durano indissolubilmente fino alla vecchiaia basate su un vincolo quasi religioso: infatti non è più sacro essere iniziati agli stessi riti sacri che agli studi .Quello stesso senso cosiddetto comune quando lo apprenderà se sarà isolato dalle relazioni degli uomini?

Inoltre a casa può imparare solo quelle cose che verranno a lui insegnate personalmente mentre a scuola anche quelle cose che verranno insegnate ad altri: Lo spirito di emulazione sarà suscitato dalla lode reputerà vergognoso essere da meno dei coetanei bello aver superato quelli più bravi di lui.

Copyright © 2007-2024 SkuolaSprint.it di Anna Maria Di Leo P.I.11973461004 | Tutti i diritti riservati - Vietata ogni riproduzione, anche parziale
web-site powered by many open source software and original software by Jan Janikowski 2010-2024 ©.
All trademarks, components, sourcecode and copyrights are owned by their respective owners.

release check: 2024-04-29 15:11:50 - flow version _RPTC_G1.3