Antonio un infame brigante - Cicerone Versione latino maiorum lingua

Antonio un infame brigante Versione di latino di Cicerone traduzione tratta dal libro Maiorum lingua
Quid est in Antonio praeter libidinem crudelitatem petulantiam audaciam? Ex iis ...

In antonio che c'è oltre la libidine la crudeltà, l'insolenza la sfacciataggine? Di questi vizi egli è tutto un impasto.

In lui non c'è lombra di nobiltà di moderazione, di pudore di purezza. Ormai non c'è via di mezzo: o lui deve scontare le colpe che ha verso la patria o tocca a noi cadere in servitù e allora per gli dei riprendiamo un abuona volta o senatori, il coraggio e la virtù dei nostri padri per recuperare la libertà che è l'essenza stessa della schiatta e del nome di Roma, o per andare in contro alla morte che è preferibile alla servitù.

Tanti malanni a cui una libera città nn avrebbe dovuto sottostare, noi li abbiamo tollerati e sopportati fino all' estremo limite, alcuni di noi nella speranza di poter riacquistare la libertà altri per eccessivo attaccamento alla vita

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