A Demonico 38, 39

[38] Παρασκεύαζε σεαυτὸν πλεονεκτεῖν μὲν δύνασθαι, ἀνέχου δὲ τὸ ἴσον ἔχων, ἵνα δοκῇς ὀρέγεσθαι τῆς δικαιοσύνης μὴ δι' ἀσθένειαν ἀλλὰ δι' ἐπιείκειαν. Μᾶλλον ἀποδέχου δικαίαν πενίαν ἢ πλοῦτον ἄδικον· τοσούτῳ γὰρ κρείττων δικαιοσύνη χρημάτων, ὅσῳ τὰ μὲν ζῶντας μόνον ὠφελεῖ, τὸ δὲ καὶ τελευτήσασι δόξαν παρασκευάζει, κἀκείνων μὲν τοῖς φαύλοις μέτεστιν, τούτου δὲ τοῖς μοχθηροῖς ἀδύνατον μεταλαβεῖν. [39] Μηδένα ζήλου τῶν ἐξ ἀδικίας κερδαινόντων, ἀλλὰ μᾶλλον ἀποδέχου τοὺς μετὰ δικαιοσύνης ζημιωθέντας· οἱ γὰρ δίκαιοι τῶν ἀδίκων εἰ μηδὲν ἄλλο πλεονεκτοῦσιν, ἀλλ' οὖν ἐλπίσιν γε σπουδαίαις ὑπερέχουσιν..

Fa’ in modo di trovarti in una posizione di vantaggio rispetto agli altri e però tollera d’avere pari pari quel che hanno loro, affinché tu appaia desiderare la giustizia non per debolezza bensì per spirito di equità.

Accogli pertanto con favore una povertà frutto di giustizia, piuttosto che una ricchezza frutto di ingiustizia. La giustizia, infatti, è tanto migliore del denaro quanto è inoppugnabile che il denaro giovi soltanto in vita, mentre la giustizia prepara una fama che dura anche dopo la morte, e che il denaro appartiene anche agli uomini da nulla, mentre con la giustizia è impossibile che i malvagi abbiano alcunché da spartire.

Non emulare nessuno di coloro che traggono guadagno dall’ingiustizia, ed accogli piuttosto con favore coloro che soffrono perdite pecuniarie a motivo di giustizia; giacché i giusti sono avvantaggiati rispetto agli ingiusti se non altro per questo: il superarli in buone e nobili speranze..

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