Abradata si arma per la guerra
Τῇ δ᾽ ὑστεραίᾳ πρῲ Κῦρος μὲν ἐθύετο, ὁ δ᾽ ἄλλος στρατὸς ἀριστήσας καὶ σπονδὰς ποιησάμενος ἐξωπλίζετο πολλοῖς μὲν καὶ καλοῖς χιτῶσι, πολλοῖς...
Il giorno seguente, al mattino presto, Ciro faceva sacrifici, mentre il resto dell'esercito dopo essersi distinto in battaglia, si equipaggiava con molte e belle corazze, molti e belli scudi ed elmi.
Equipaggiavano anche i cavalli con frontali e pettorali e i cavalli da corsa con i cosciali e quelli che erano per i carri con parafianchi: così che tutto l'esercito risplendeva per il bronzo e brillava con la porpora.
Anche Abradata aveva adornato perfettamente il suo carro a quattro timoni e di otto cavalli. Quando stava per indossare la corazza di lino, Pantea gli offriva (lett presente) una corazza d'oro, un elmo d'oro ed ampi braccialetti e monili intorno ai polsi delle mani, una tunica di porpora che giungeva fino ai piedi e un cimiero tinto color del giacinto.
Aveva creato questo cose in segreto dell'uomo dopo aver misurato (ἐκμετρησαμένη part aor ἐκμετρέω) le armi di quello.
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