Ambizione e debolezze di Prosseno - Senofonte - versione Askesis

Ambizione e debolezza di Prosseno
versione di greco di Senofonte

Πρόξενος δὲ ὁ Βοιώτιος εὐθὺς μὲν μειράκιον ὢν ἐπεθύμει γίγνεσθαι ἀνὴρ τὰ μεγάλα πράττειν ἱκανός· καὶ διὰ ταύτην τὴν ἐπιθυμίαν ἔδιδου Γοργίᾳ ἀργύριον τῷ Λεοντίνῳ....

Il Beota Prosseno subito quand'era ragazzo adolescente desiderava diventare un uomo capace di fare grandi cose, e per questa brama dava denaro a Gorgia da Lentini.

Quando riteneva sia di essere ormai capace di comandare e sia che gli amici non fossero superati dai benefattori, andò con Ciro per le imprese, per procurarsi da queste azioni un nome, grande potere e molte ricchezze. Era molto chiaro che non desiderava ottenere nulla di tutto ciò con l'ingiustizia, ma solo con la giustizia e la rettitudine.

Era capace di comandare uomini virtuosi e buoni, ma non era capace né di ispirare rispetto ai suoi soldati né di instillare timore ma temeva egli più i soldati piuttosto che quelli che erano comandati [temevano] lui. Pensava che comandare fosse fondamentale e sembrava elogiare coloro che facevano bene e non elogiare coloro che commettevano ingiustizie.

Perciò, quelli che erano buoni e virtuosi tra coloro che gli erano vicini gli erano benevoli, mentre gli ingiusti cospiravano contro di lui che era facile da dominare.
(By Vogue)

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