Anabasi 6.3.6 - 6.3.9
Traduzione letterale Anabasi di Senofonte
libro 6 capitolo 3 passim 6, 7, 8, 9
οἱ δὲ Θρᾷκες ἐπεὶ ηὐτύχησαν τοῦτο τὸ εὐτύχημα, συνεβόων τε ἀλλήλους καὶ συνελέγοντο ἐρρωμένως τῆς νυκτός....
I Traci, dopo ebbero successo per questo (primo assalto) gridando reciprocamente e vigorosamente si radunavano durante la notte.
Allo spuntar del giorno si schieravano in cerchio sulla collina dove i greci si accampavano e accorrevano insieme molti cavalieri e peltasti e sempre più numerosi e si scagliavano con sicurezza contro gli opliti.
Infatti i Greci non avevano né arcieri né soldati armati di giavellotto né cavalieri. I traci invece avvicinandosi e assalendo lanciavano giavellotti e dal momento che a loro non potevano fare (nulla) fuggivano facilmente; attaccavano gli uni dopo gli altri. La maggior parte dei greci venivano feriti nessuno invece dei traci (venivano feriti).
Poichè i greci non potevano spostarsi (κινέω) da quel luogo i traci li tenevano lontani dall'acqua. Quando la mancanza di risorse era molta discutevano su una tregua (by Vogue)
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