Il potere della bellezza

Αὐτόλυκος μὲν οὖν παρὰ τὸν πατέρα ἐκαθέζετο, οἱ δ' ἄλλοι, ὥσπερ εἰκός, κατεκλίθησαν.  ..... τα φιλοφρονεστέρως ἔχουσι καὶ τὴν φωνὴν πρᾳοτέραν ποιοῦνται καὶ τὰ σχήματα εἰς τὸ ἐλευθεριώτερον ἄγουσιν

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Autolico si mise a sedere vicino a suo padre, mentre gli altri, come d'abitudine, si stesero sui letti.

Subito, dunque, chi avesse considerato la situazione, avrebbe concluso che la bellezza è per natura qualcosa di regale, soprattutto se qualcuno, come era il caso di Autolieo, la possiede insieme a pudore e riservatezza.

Prima di tutto, infatti, come una luce che appare di notte attira gli sguardi di tutti, così allora la bellezza di Autolieo faceva volgere su di sé gli occhi di tutti; poi, nessuno di coloro che lo vedevano poteva evitare di sentirsi l'animo turbato da lui. Alcuni diventavano taci­turni, altri assumevano un certo contegno.

Tutti coloro che sono posseduti dagli dèi sembra siano degni di essere osservati; ma mentre coloro che sono posseduti da altre di­vinità diventano terribili a vedersi, emettono voci spaventose

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