Rigorosa disciplina dei giovani spartani
Rigorosa disciplina dei giovani spartani
Versione greco Senofonte
traduzione libro Alfa beta grammata numero 8
Οταν γε μην εκ παιδων εις το μειρακιουσθαι εκβαινωσι, τηνικαυτα οι μεν αλλοι παυουσι μεν απο παιδαγωγων, παυουσι δε απο διδασκαλων, αρχουσι...
Dunque, quando dalla fanciullezza si avviano ad entrare nell’adolescenza, allora, gli altri non li inviano più dai pedagoghi, e non li inviano più dai maestri, nessuno più li comanda ma li lasciano andare autonomi;
invece, Licurgo pensò addirittura il contrario di queste cose. Dopo aver osservato, infatti, che ai fanciulli di tale età cresceva dentro una grandissima arroganza e, soprattutto, che prevaleva una tracotanza e che si presentavano desideri più forti delle passioni, allora, impose loro numerosissime fatiche e escogitò una grandissima occupazione.
Avendo aggiunto anche che se uno sfuggiva a queste cose, non otteneva più nulla degli onori pubblici, fece sì che non solo i pubblici ufficiali ma anche quelli che si occupavano di ciascuna cosa, si preoccupassero che, avendo paura, non diventassero interamente vili in città.
Oltre a queste cose, poiché voleva infondere fortemente in loro il senso del pudore, dispose che persino nelle strade avessero le mani all’interno del mantello, che procedessero in silenzio, che non rivolgessero intorno lo sguardo da nessuna parte ma vedessero le stesse cose che erano dinanzi ai piedi.
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