Le donne di Lemno - Versione greco Apollodoro

Le donne di Lemno versioni di greco Apollodoro e traduzione

οὗτοι ναυαρχοῦντος Ἰάσονος ἀναχθέντες προσίσχουσι Λήμνῳ. ἔτυχε δὲ ἡ Λῆμνος ἀνδρῶν τότε οὖσα ἔρημος, βασιλευομένη δὲ ὑπὸ Ὑψιπύλης τῆς Θόαντος δι᾽ αἰτίαν τήνδε....

Costoro, avendo Giasone preso il comando della nave, si misero in viaggio, e sbarcarono come prima tappa a Lemno.

In quei giorni, Lemno era deserta di uomini, e sul trono sedeva Ipsipile, figlia di Toante. Ed ecco il perché. Le donne di Lemno non onoravano Afrodite come si deve; allora la Dea aveva gettato loro addosso un odore tanto cattivo, che i loro mariti si erano presi come compagne di letto delle schiave, catturate nelle regioni costiere della Tracia.

Per questa grande offesa, le donne di Lemno avevano ucciso i loro padri e i loro mariti; solo Ipsipile aveva risparmiato in segreto suo padre Toante.

Quando sbarcarono nell'isola rimasta in potere delle donne, gli Argonauti fecero l'amore con loro; Ipsipile andò a letto con Giasone, e partorì due figli, Euneo e Nebrofono.

Versione numero 2 (stesso titolo diversa)

Ουτοι, ναυαρχουντος Ιασονος, προσισχουσι ναυν Λημνω. Απο Λημνου δε προσισχουσι Δολιοσιν, ων εβασιλευσε Κυζικος, δς αυτους υπεδεξατο φιλοφρονως....

Costoro, con Giasone che faceva da capitano, approdarono a Lemno. Da Lemno approdarono poi al paese dei Dolioni, il cui re era Cizico, che li accolse amichevolmente.

Salpati di là di notte e imbattutisi in venti contrari, approdarono, senza saperlo, nuovamente nel paese dei Dolioni. Questi ultimi, ritenendo che fossero forze militari pelasgiche, attaccarono battaglia nell'oscurità. Dopo averne uccisi molti, tra i quali anche Cizico, gli Argonauti si resero conto dell'equivoco e piangendo seppellirono il re con grandi onori.

Giasone prese il comando della nave, si misero in viaggio, e sbarcarono come prima tappa a Lemno. In quei giorni, Lemno era deserta di uomini, e sul trono sedeva Ipsipile, figlia di Toante. Ed ecco il perché. Le donne di Lemno non onoravano Afrodite come si deve; allora la Dea aveva gettato loro addosso un odore tanto cattivo, che i loro mariti si erano presi come compagne di letto delle schiave, catturate nelle regioni costiere della Tracia.

Per questa grande offesa, le donne di Lemno avevano ucciso i loro padri e i loro mariti; solo Ipsipile aveva risparmiato in segreto suo padre Toante. Quando sbarcarono nell'isola rimasta in potere delle donne, gli Argonauti fecero l'amore con loro; Ipsipile andò a letto con Giasone, e partorì due figli, Euneo e Nebrofono

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