Accordi con i Britanni (Versione di latino Cesare)

Accordi con i Britanni Autore: Cesare

Dum haec in his locis geruntur, Cassivellaunus ad Cantium nuntios mittit atque his imperat, ut coactis omnibus copiis castra navalia Romanorum de improviso adoriantur atque oppugnent....

Mentre ciò avviene in questi luoghi, Cassivellauno invia messaggeri a Canzio e ordina a loro che, radunate tutte le truppe, assaltino ed espugnino all’improvviso l’accampamento navale dei Romani.

Dopo che questi erano giunti all’accampamento, i nostri ai nostri, fatta una sortita, uccisi molti di loro, catturato anche il nobile comandante Lugotorige, ritirarono le proprie truppe sane e salve.

Cassivellauno, informato sulla battaglia, subite tante perdite, devastato il territorio, turbato soprattutto a causa della defezione delle città, invia a Cesare degli ambasciatori con/per mezzo del l’Atrebate Commio per trattare la resa. Cesare, dopo aver deciso di svernare/passare l’inverno nel continente a causa delle improvvise sommosse in Gallia e non rimanendo molto dell’estate, capendo che la trattativa poteva essere facilmente protratta, impone la consegna degli ostaggi e fissa il tributo annuo da pagare dalla Britannia ai Romani. Vieta tassativamente a Cassivellauno di nuocere a Mandubracio o ai Trinovanti.

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