Cesare conquista Sulmona (versione di latino Cesare)

Cesare conquista Sulmona Cesare

Interim Caesari nuntiatur Sulmonenses, quod oppidum a Corfinio VII milium intervallo abest, cupere ea facere, quae vellet, sed a Q....

Frattanto viene annunciato a Cesare che gli abitanti della città di Sulmona, che dista da Corfinio sette miglia, desiderano obbedire ai suoi ordini, ma che ne sono impediti dal senatore Q. Lucrezio e da Azzio Peligno, che con l'aiuto di sette coorti occupavano questa città.

Cesare invia colà M. Antonio con cinque coorti della tredicesima legione. Gli abitanti di Sulmona, alla vista delle nostre insegne, aprirono le porte e tutti quanti, civili e soldati, uscirono esultanti incontro ad Antonio.

Lucrezio e Azzio balzarono giù dalle mura. Azzio, condotto davanti ad Antonio, chiede di essere mandato da Cesare. Antonio fa ritorno con le coorti e con Azzio il giorno stesso in cui era partito.

Cesare riunì quelle coorti al suo esercito e lasciò andare Azzio sano e salvo. Nei primi giorni Cesare provvede a fortificare il suo accampamento con grandi strutture di difesa, a fare giungere dai municipi vicini provviste di frumento, in attesa delle altre truppe.

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