Cesare nelle Marche

Cesare ad litteram

Cum Caesar Auximo cum magno virorum equorumque numero agrum Picenum percurrit, ex agri oppidis legat ... Caesar et strenuo animo et proelio cruento vincit atque Corfinio Vibulli copias pellit.

Avendo Cesare attraversato il territorio Piceno da Osimo, con un gran numero di uomini e di cavalli, dalle città della zona arrivano da lui dei luogotenenti.

Cesare ordina le truppe ausiliarie: gli abitanti delle città mandano molti uomini. Con le nuove truppe si dirige ad Ascoli Piceno. Lentulo, luogotenente di Pompeo, occupava questa città. Quando Cesare già si avvicinava ad Ascoli Piceno, Lentulo, né valoroso né leale, non incita gli animi degli uomini alla battaglia né prende le armi, ma lascia velocemente la città.

Tuttavia molti uomini rimanevano ad Ascoli. Lentulo, attraverso il territorio Piceno, giunge nell'accampamento di Vibullio, amico di Pompeo. Vibullio riferisce gli ordini di Pompeo: Lentulo si dirigerà a Roma, Vibullio giungerà con le armi e i bagagli a Corfinio e allestirà le truppe per la battaglia.

Nel frattempo Cesare giungeva a Corfinio da Ascoli Piceno; invano gli uomini di Vibullio difendevano i luoghi: Cesare vince con animo valoroso e un cruento combattimento e caccia le truppe di Vibullio da Corfinio.

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