Gli Aduatuci (littera litterae)

Gli Aduatuci - Cesare Littera, ae 1B pag. 97 n° 2

Atuatuci, cum omnibus copiis auxilio Nerviis venirent, hac pugna nuntiata ex itinere domum reverterunt; cunctis oppidis castellisque desertis, sua omnia in unum oppidum egregie natura munitum collegerunt....

Gli Aduatuci mentre accorrevano con l'esercito al completo in aiuto dei Nervi, riferito loro l'esito dello scontro, rientrarono in patria; abbandonata ogni città o torre fortificata, si asserragliarono con tutti i loro beni in una sola roccaforte.

Da ogni lato la circondavano altissime rupi, da dove la vista dominava; in un solo punto si apriva un accesso, in lieve pendio: lo avevano fortificato con un duplice muro, altissimo, e ora vi collocavano massi enormi e travi molto acuminate.

Allora discendevano dai Cimbri e dai Teutoni, i quali all'epoca della loro penetrazione nella nostra provincia e in Italia avevano lasciato al di qua del Reno le salmerie che non si potevano portare dietro, affidandole a seimila dei loro, incaricati di custodirle e proteggerle.

Costoro, dopo il loro annientamento, per molti anni tormentati dai popoli di confine, fatta la pace, con il consenso generale delle genti limitrofe, si erano scelti come sede questa località in cui si trovavano.

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