La seconda spedizione di Cesare in Britannia (Versione di latino Cesare)

La seconda spedizione di
Cesare in Britannia
Autore: Cesare "Nova Lexis Plus"
Testo latino della versione

Caesar, cuius imperio iam totius Galliae populi obtemperabant, tres legiones Labieno committit; ipse cum reliquis legionibus in Britanniam navigat....

Prima proposta di traduzione del primo utente:

Cesare, al comando del quale ormai al suo potere si sottomettevano tutti i popoli della Gallia, affidò 3 legioni a Labieno; lui stesso viaggia per mare con le restanti legioni in direzione della Britannia.

In questa spedizione fu massimo il valore dei soldati, che il comandante aveva condotto con sé: nessuno infatti nessuna cosa difficoltosa li affaticava o limitava il loro impeto.

Senza alcun dubbio non avrebbero sopportato tante fatiche e di tale quantità se non fossero stati valorosi. Ma che cosa non compie la bramosia dell'amor patrio e della gloria? Allora quasi a mezzodì la flotta di Cesare arrivò alle coste estreme della Britannia, ma dai soldati romani non fu vista nessuna traccia dei nemici.

E infatti quelli che abitavano il litorale di quell'isola, alle quali la flotta si avvicinava si erano nascosti in un luogo più alto. Queste e molte altre spedizioni di Cesare in Britannia sono scritte nello tesso Memoriale di Cesare (chiamato) "De bello Gallico. "‘

Seconda proposta di traduzione di altro utente

Cesare, al cui potere obbedivano i popoli di ormai tutta la gallia, affidò 3 legioni a labieno; lo stesso navigò verso la Britannia con le restanti legioni.

durante questa spedizione fu grandissimo il valore dei soldati che il comandante aveva condotto con sè: infatti nessuna fatica, nessun pericolo o difficoltà di alcun tipo li affaticava o frenava il loro impeto. so non fossero stati valorosi, senza alcun dubbio non avrebbero tollerato tante e tali fatiche.

ma chi non produsse l amore per la patria e la brama per la gloria? allora all ' incirca nelle ore del meriggio la flotta di Cesare giunse alle estreme coste della Britannia, ma non furono viste le tracce di alcun nemico dei soldati romani. e infatti, quelli che abitavano le coste di quell' isola, alla quale la flotta si avvicinava.

si erano nascosti in luoghi molto alti (o + alti...vanno bene entrambi). Queste e molte altre cose riguardo la spedizione di Cesare in Britannia furono scritte nel libro delle memorie dello stesso Cesare: il "De bello gallico".

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