Le alci dell'antica Germania (Versione di latino Cesare)

Le alci dell'antica Germania versione latino Cesare

Sunt item, quae appellantur alces. Harum est consimilis capris figura et varietas pellium, sed magnitudine paulo antecedunt mutilaeque sunt...

Ci sono, altresì, le cosiddette alci. Per forma e varietà delle pelli assomigliano alle capre, ma sono un pò più grosse, hanno le corna senza punta e le zampe senza giunture, per cui né si sdraiano per riposarsi, né, se per qualche motivo cadono a terra, sono in grado di rialzarsi o risollevarsi.

Come giacigli usano gli alberi: vi si appoggiano e così, leggermente reclinate, si addormentano.

Quando i cacciatori, dalle orme, scoprono il rifugio delle alci, scalzano o tagliano alla base tutti gli alberi del luogo, stando attenti che rimanga nell'insieme l'aspetto di alberi ritti. Quando le alci, come al solito, vi si appoggiano, con il loro peso provocano il crollo degli alberi, già malfermi, e cadono anch'esse per terra.

La terza è la specie dei cosiddetti uri. Sono leggermente più piccoli degli elefanti, assomigliano ai tori per aspetto, colore e forma. Sono molto forti, estremamente veloci, non risparmiano né uomini, né animali che abbiano scorto

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