Le navi Romane distrutte da una tempesta (NOVA LEXIS versione Cesare)

Le navi Romane distrutte da una tempesta
versione di latino di Cesare e traduzione dal libro LATINA LECTIO pag 354 n°303
latino:

Accidit ut illa nocte esset luna plena, qui dies maritimos aestus maximos in Oceano efficere consuevit, nostrisque militibus id erat incogniyum....

Traduzione:

Avvenne che quella notte ci fosse la luna piena, che fu solita provocare grandissime maree nell'oceano, e ciò era sconosciuto ai nostri soldati.

Così in un solo momento sia la marea riempì le navi lunghe, con le quali Cesare aveva fatto trasportare l'esercito e che aveva fatto tirare in secco, sia una tempesta distrusse le navi da carico che erano state legate alle ancore, né era concesso ai nostri soldati alcuna possibilità di eseguire gli ordini o di aiutare.

Distrutte moltissime navi, abbandonate perchè, prese le funi, le ancore e i restanti armamenti erano inutili alla navigazione, avvenne un grande scompiglio di tutto l'esercito - ciò che era inevitabile accadesse. Nè infatti c'erano altre navi, con le quali potessero essere riportati in Gallia e mancavano tutte le cose, che erano utili a riparare le navi, poiché era chiaro a tutti che conveniva passare l'inverno in Gallia, (poichè) in Britannia non c'era frumento preparato per l'inverno.

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