Le truppe romane a Parigi (Versione di latino Cesare)

Le truppe romane a Parigi
Autore: Cesare

Dum haec apud Caesarem geruntur, Labienus eo supplemento, quod nuper ex Italia venerat, relicto Agedinci, ut esset impedimentis praesidio, cum quattuor legionibus Lutetiam proficiscitur.

Id est oppidum Parisiorum, quod positum est in insula fluminis Sequanae. Cuius adventu ab hostibus cognito magnae ex finitimis civitatibus copiae convenerunt. Summa imperi traditur Camulogeno Aulerco, qui prope confectus aetate tamen propter singularem scientiam rei militaris ad eum est honorem evocatus. Is cum animadvertisset perpetuam esse paludem, quae influeret in Sequanam atque illum omnem locum magnopere impediret, hic consedit nostrosque transitu prohibere instituit. Labienus primo vineas agere, cratibus atque aggere paludem explere atque iter munire conabatur. Postquam id difficilius confieri animadvertit, silentio e castris tertia vigilia egressus eodem quo venerat itinere Metiosedum pervenit. Id est oppidum Senonum in insula Sequanae positum, ut paulo ante de Lutetia diximus. Deprensis navibus circiter quinquaginta celeriterque coniunctis atque eo militibus iniectis et rei novitate perterritis oppidanis, quorum magna pars erat ad bellum evocata, sine contentione oppido potitur
Mentre Cesare prendeva tali iniziative, Labieno lascia ad Agedinco, a presidio delle salmerie, i rinforzi recentemente giunti dall'Italia e punta su Lutezia con quattro legioni- Lutezia è una città dei Parisi che sorge su un'isola della Senna. Quando i nemici vengono a sapere del suo arrivo, raccolgono numerose truppe inviate dai popoli limitrofi. Il comando supremo viene conferito all'aulerco Camulogeno, persona ormai piuttosto anziana, chiamata a rivestire tale carica per la sua straordinaria perizia in campo militare. Camulogeno, avendo notato una palude interminabile, che alimentava la Senna e rendeva poco praticabile tutta la zona, vi si stabilì e si apprestò a sbarrare la strada ai nostri.


Labieno prima tentò di spingere in avanti le vinee, di riempire la palude con fascine e zolle e di costruirsi un passaggio. Quando capi che l'operazione era troppo difficile, dopo mezzanotte uscì in silenzio dall'accampamento e raggiunse Metlosedo per la stessa strada da cui era venuto. Metlosedo è una città dei Senoni che sorge su un'isola della Senna, come Lutezia, di cui si è detto. Cattura circa cinquanta navi, le collega rapidamente e imbarca i soldati. Gli abitanti (i pochi rimasti, perché la maggior parte era lontana in guerra) rimangono atterriti dall'evento improvviso: Labieno prende la città senza neppure combattere

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